L'uomo politico.
Anni or sono,
l'uomo inventò la politica..anzi nacque politico.
Quell'istinto naturale nel tentativo di gestire il mondo a sè stante secondo dei canoni rappresentati nel proprio sè, un insieme di attitudini, valori e ideali.
Ed in nome stesso di quei canoni che incominciò la giustizia.
La giustizia è molto meno oggettiva di quel che sembra, in quanto antropologicamente intrisa delle soggettività che invadono una società intera.
Poi nacquero le dispute, sino ad oggi perpetuate, e l'uomo incominciò a credere che le proprie rappresentazioni fossero quelle più adeguate.
E nacquero le guerre , non quelle a cavallo, non con le spade, ma bensì quelle più radicate, quelle dialettiche, non dimenticando che le parole hanno a volte spesso più potere assertivo e/o doloroso delle ferite.
E cosi l'uomo ha dimenticato il senso di quella nascita, ha dimenticato il luogo dove sendimentavano quegli stessi valori che l'avevano ispirato.
Ed è sempre più ricapitolato nella spirale vorticosa del potere.
Dovrebbe solo imparare di nuovo a cogliere il significato più profondo di quella bellezza che lo rende uomo.E non automa.
Viviana Guarini